Le trote di mare, o trote bianche, o Breac Geal in gaelico, si trovano in fiumi, laghi ed estuari. Sono in realtà trote fario che hanno sviluppato l’abitudine di migrare in mare per la maggior quantità di cibo disponibile. Gli esemplari adulti sono grandi combattenti e ogni tecnica è valida in laghi e fiumi. La taglia va da 3-400 etti (noti come finnock), fino a esemplari di più di 2,7 kg. Sono apprezzate per la loro forza e tenacia nella lotta. I primi pesci a comparire sono i più grossi, in aprile, poi seguiti dai banchi di trote più piccole.
Negli ultimi anni si è particolarmente diffusa la pesca negli estuari. Sito. I più grandi come quello del Moy (Mayo) ed Erne (Donegal) si pescano bene dalla barca ma anche lungo varie spiagge. Queste trote non si allontanano mai troppo da riva, così estuari e formazioni rocciose sono le loro aree di nutrimento. Una volta localizzate, prendono prontamente una mosca o un piccolo cucchiaino.
Il record è un pesce di 16 libbre, 6 once, preso da Thomas McManus nel 1983 nel fiume Shimna nella contea Down. Oggi una trota sopra le 6 libbre è considerata un esemplare di valore statistico e molti pesci di questa taglia vengono catturati ogni anno nel Lough Currane.
La legge nazionale impone un limite di 3 trote nelle 24 ore, nei fiumi liberi.
Comportamento e abitudini
Come i salmoni, le trote di mare abboccano meglio appena entrate in acqua dolce, poi rallentano l’attività. Però possono tornare attive per un aumento del livello dell’acqua. Lo stesso accade di notte, meglio nelle serate miti senza luna e con una leggera brezza. In queste condizioni restano attive tutta notte.
Numerose le catture diurne nei laghi vicini alla costa occidentale. La conoscenza dell’ambiente subacqueo: solchi, rocce, banchi di sabbia è essenziale per localizzare i pesci. Spesso il know-how della guida, in particolare dei luoghi di stazionamento, fa la differenza!
Tecniche e attrezzature
Le tecniche principali sono:
- Pesca a mosca
- Spinning
- Esche naturali
I regolamenti locali e nazionali possono variare.
Pesca a mosca
Fiumi
Una 9’ con coda 6-7 galleggiante. Un finale con tre mosche, ridotte a due o una di notte. Si pesca a valle e trasversalmente.
Laghi
Nei laghi è preferibile un canna fino a 11’ coda 7-8. In genere tre mosche su un finale da 3,6 Kg.
Mare
La pesca a Mosca in mare, inizialmente praticata nell’estuario dell’Erne oggi si è diffusa ovunque. Una 9’ o 9’6” con coda 8-10 facilita il lancio, sia da riva che dalla barca.
Mosche
Claret Bumble, Teal Blue & Silver, Watson’s Fancy, Black Pennell, Bloody Butcher, Bibio, Connemara Black su amo 10-14 in acqua dolce. Baltic Special, Blue Tandem, Minkies ed imitazioni di pesciolini, in acqua salata.
Dalla barca
Si accede a posti preclusi da riva e si copre più acqua. Si può affittare una barca in ogni centro di pesca.
La traina è il sistema favorito nei grandi laghi poiché si sonda in un giorno molta acqua, in particolare nel Lough Currane nel Kerry. Esche naturali o artificiali. A mosca si pesca in drifting spinti dal vento. Ci sono regole comportamentali da seguire, ed anche di sicurezza, la presenza di un ghillie è opportuna specialmente nei laghi più grandi e non conosciuti.
In barca tenete presente di:
- Non tagliare il percorso di pesca alle altre barche
- Spostandosi andare di porto in porto
- A motore non incrociare le altre barche ma aggirarle
- Lasciare spazio agli altri pescatori
E’ utile un ecoscandaglio principalmente per determinare la profondità e localizzare il pesce che si sta nutrendo.
E’ obbligatorio per chiunque sia a bordo indossare una giacca salvagente.